Ballare a Venezia

Non mi ricordo quasi più di Venezia, delle pietre, dell’acqua, delle gondole… mi sono rimaste le tue risate di quando facevi la matta. Ho tutte le tue foto, le collane lunghe si muovevano con te e ti circondavano di riflessi, di lampi di luce. Ti guardavano tutti. Sembravi la diva di uno di quei film degli anni trenta con le attrici fatali, i telefoni bianchi… Quando ci siamo messi a ballare tra le pozzanghere vicino al mercato del pesce, a Rialto, quel gruppo di giapponesi s’è perfino scordato lo shopping per fotografarci…
Applausi, complimenti e negli occhi voglia di rubare i tuoi gioielli…

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