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Gioielli acchiappa sorrisi

Sorridi sempre, fai la matta e ti piace farti guardare quando cammini. Rallenti apposta e ti giri, ridi, guardi il mondo che ti guarda e sorridi ancora. Regali occhi, luce, allegria e voglia di giocare. Collane lunghe da portarci a spasso i tuoi arrivederci, prismi di luce, riflessi rettangolari come vetri di grattacieli in Fifth Avenue, onde sul Canal Grande a Venezia, bagliori metroplitani. Ti fermi, ti chini ad accarezzare un sogno e gli orecchini lunghi, grandi e leggeri, moltiplicano le finestre che ti guardano. Lunghe vetrate in cui ti guardi passare, fai ciao con la mano e allunghi il passo di fretta per raggiungere chi forse ti aspetta da sei ore. Sorridi all’uomo con la barba che ancora sa lanciarti complimenti leggeri come farfalle viola e al ragazzo che ti chiede dei tuoi tanti anelli regali le bugie più belle. Gioielli strani riflettono pezzi di nuvole, flash da fendinebbia, semafori rossi e trasparenti da inviti galanti, aperitivi colorati, tacchi 12, corse matte…  Fifth Avenue, gioielli acchiappa sorrisi.

E poi fate l’amore

La vita è poesia e i nostri gioielli sono vita e poesia, si infilano nelle pieghe dei versi tra le carezze delle parole, nelle emozioni provocate da una collana lunga sulla pelle nuda, nell’impigliarsi della mano tra i capelli e un orecchino grande, leggero e dalle forme morbide che non ti lascia più. I nostri anelli segnano le mani che abbracciano, stringono e si uniscono calde, le dita che si sfiorano, regalano colori e appigli a cui appendere baci. Vestite la pelle liscia solo di gioielli… Collane morbide, orecchini luminosi, grandi anelli e schiave rotonde…

“E poi fate l’amore.
Niente sesso, solo amore.
E con questo intendo
i baci lenti sulla bocca,
sul collo,
sulla pancia,
sulla schiena,
i morsi sulle labbra,
le mani intrecciate,
e occhi dentro occhi.
Intendo abbracci talmente stretti
da diventare una cosa sola,
corpi incastrati e anime in collisione,
carezze sui graffi,
vestiti tolti insieme alle paure,
baci sulle debolezze,
sui segni di una vita
che fino a quel momento
era stata un po’ sbiadita.
Intendo dita sui corpi,
creare costellazioni,
inalare profumi,
cuori che battono insieme,
respiri che viaggiano
allo stesso ritmo.
E poi sorrisi,
sinceri dopo un po’
che non lo erano più.
Ecco,
fate l’amore e non vergognatevi,
perché l’amore è arte,
e voi i capolavori.”

Alda Merini

La donna Pittiesisi

Ama essere se stessa. 
Le piace giocare, e cantare, mi fa fare lo scemo e mi fa pensare,
certo è più bella, è più forte di come è raccontata nelle poesie e in tutte le canzoni scritte dagli innamorati.
La donna pittiesisi si mette un orecchino solo… due, tre…
sette anelli e una collana lunga che arriva dove le mie dita inciampano nel suo sorriso e ci annego anche se so nuotare.
Sa tutto e non sa niente proprio come me. Con lei non finirei mai di parlare ma la guardo e mi basta…
Porta gonne lunghe color sabbia, borse grandi da ficcarci tutti i sogni, sorrisi bagnati da lacrime e un anello grande con un quarzo blu. La donna PittieSisi porta la collana al polso attorcigliata cinque volte e i capelli raccolti fermati da una matita. Quando si muove sembra sempre ballare ma se sta ferma è uguale. 
Si trucca… non si trucca, mette solo un smalto rosso, lo toglie e si trova sempre bella lo stesso. 
La donna PittieSisi indossa le sue emozioni e i miei gioielli se li sa togliere e li sa cambiare…