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Gioca il tuo fascino con “Stonehenge”

“Stonehenge”, gli ultimi gioielli di PITTIESISI, sono segni ancestrali, forme mute in attesa del compimento di un rito. Simboli capaci di disegnare sulla pelle percorsi rituali senza tempo. Geometrie irregolari, frammenti scomposti di puzzle indecifrabili. Indossare “Stonehenge” è un gesto magico, ti trasforma in maga, strega, sirena… creatura capace di qualsiasi urlo e di ogni silenzio. Con Stonehenge puoi giocare a vestire le tessere di un mosaico che incanta o trasformarti in sciamana, danzatrice folle, artista capace di ogni invenzione. Immersa in triangolazioni astrali tra il dondolio degli orecchini, le dita perse in carezze siderali e il tuo sguardo che gioca a nascondersi oltre il velo dei capelli dal tutte quelle voglie…  
Gioca il tuo fascino con “Stonehenge”.

tirabaci e carezze

Cuori, stelle, fiori , lune, piccoli, grandi tattoo disegnati dal sole, porti a pioggia ciondoli leggeri, li fai dondolare al vento, ci giochi con le dita e confondi tra i capelli grandi orecchini sempre diversi… lune, stelle e fiori e cuori. Simboli leggeri, giochi di bimba che s’infilano dappertutto, pensieri di donna che ti fanno ridere ancora. Voglia di portare solo cuori, solo stelle o di mescolare anelli, orecchini e pendenti diversi come fiori di campo. Un cuore per sempre, una stella segna un giorno, un fiore ricorda e tante lune per le notti belle che verranno. Porti i tuoi segni morbidi e lucidi come sorprese, sorrisi, richiami… Piccoli, grandi motivi leggeri ti segnano la pelle, fiori e stelle, lune e cuori, tirabaci e carezze.

Anelli, giochi, meraviglie…

Tra tutti i gioielli gli anelli sono simboli, segni indelebili e definitivi. Pegni d’amore, promesse, attestati di appartenenza ad esclusive enclave, sigilli perentori del potere assoluto. Scrigni di segreti scuri, di pozioni magiche e veleni. Sculture, giochi, meraviglie di ingegneria e palcoscenici di luci e colori.
Amo da sempre le sue mani affusolate dalle dita lunghe e sottili da prestigiatore, da maga capace di ogni incantesimo. Mani cariche di anelli buoni per tutti i suoi trucchi. La larga fascia squadrata, lucida di luce, liquida come gli occhi, scalfita solo dai segni delle mie tacche che contano i nostri incontri. Non ho mai capito la rotonda pietra viola trattenuta dal cerchio di luce bianca che le segna l’indice. Di certo un presagio, l’indicazione di un luogo segreto dell’anima. Il mio preferito, la lunga ellisse nera, il primo, l’unico imperdibile. Il sottile cerchio d’argento graffiato che racconta di una vita da gatta. Il calore del quarzo fumè quadrato che mette d’autunno. La grande pietra verde, il cerchio d’oro rosa… I suoi infiniti anelli, incantesimi celati dalle bellissime mani, magie nascoste in ogni carezza da strega. Sorridi!