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La luce di Venezia

Certi giorni a fine Novembre il sole a Venezia è così caldo e intenso e luminoso che sembra durare sempre. Le pietre alle Zattere sono bianche e calde che vien voglia di stendersi fino a toccare l’acqua con la mano carica di anelli dalle pietre colorate. La luce rimbalza sull’acqua e amplifica i colori che disegnano riflessi violazzurri, verdi, arancio, ombre semitrasparenti come fosse fumo colorato che si allunga tra le dita e disegna volute rotonde sulla pelle, sui ricordi delle lastre di pietra d’Istria che non ci sono più, sulle piccole onde che si rompono così vicine. Le stesse luci, gli stessi colori che dagli orecchini tingono i capelli e gli zigomi, ombre che tagliano il viso e ridisegnano la bocca. In un attimo tutto diventa più giallo, il sole regala una vampata prima di spegnersi in laguna e congelare l’aria, la luce e i colori. Restano i riflessi verdazzurri, azzurrancio degli anelli tra le dita che sfumano veloci nel buio a riscaldare la notte gelida promettendo un’altra estate.