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Lui l’aspettava…


Lei era arrivata tardi, stanca, disegnata solo dalle luci vive dei suoi gioielli, trafelata come vento da una finestra chiusa male. Si era addormentata subito, vestiti e gioielli ancora addosso. Rannicchiata nel sonno, le grandi maglie della lunghissima collana sfioravano le ginocchia. Era tutto così strano. Nell’abbandono totale quei segni d’argento evocavano Klimt, l’eros e la seduzione di una nudità attesa. La mano abbandonata sul cuscino, i grandi anelli dalle forme morbide tra gli abissi scuri dei capelli, gli orecchini lunghi, grandi e leggeri fino alla gola cambiavano riflesso ad ogni battito. La conosceva a memoria ma non si stancava mai di guardarla dormire. Accarezzava i suoi gioielli tutte le notti fino all’alba quando il sogno spariva dopo la magia del suo primo sorriso. 

Libera, libera, libera…

Libera, libera, libera… con quelle catene così lunghe che dondolano e disegnano il tuo collo e i tuoi fianchi. Cammini sulla spiaggia e sembri sul red carpet, riflessi d’argento si mescolano alla luce delle onde mentre misurano il ritmo dei tuoi passi. Libera, libera, libera… catene luminose e morbide ti fanno ancora più libera, come fossi appena fuggita e te le fossi portate via, tatuaggi d’amore sulla pelle. Catene lunghe dai grandi cerchi irregolari disegnano il tuo respiro. Gioco a legarti e tu fai finta di arrabbiarti, ti rotoli e ridi, mimetizzata nella sabbia ti cerco seguendo la luce delle nostre catene, le nostre Chains d’amour, cerchi grandi come orecchini e bracciali da schiava, tanti anelli da far male, caldo, freddo, pelle d’oca, intrecciare le dita e…
Libera, libera, libera, Chains d’amour da perdere la testa, correre, giocare… come dici?
Vestiti come ti pare. Sei bellissima!

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